di Roberta Mareggini
Il bianco, colore che più di ogni altro richiama alla mente leggerezza e purezza, è un grande protagonista delle mie fotografie.
Fin da quando ho iniziato a scattare, prima per diletto e poi per lavoro, ho ricercato di farlo in un modo che mi rispecchiasse e mi differenziasse.
È stato un percorso durato anni e affrontato al fianco di grandi maestri da cui ho imparato a padroneggiare la tecnica, per poi
aggiungere quel tocco personale che mi ha permesso di capire che avevo trovato il mio stile.
E quello stile è proprio il total white, adesso tanto richiesto ma quasi sconosciuto in Italia quando ho iniziato a proporlo nelle mie
sessioni di maternità, newborn e famiglia.

IL BIANCO, UN AMORE TRASFORMATO IN STILE FOTOGRAFICO
Ho scelto di dedicarmi allo stile total white per due motivi. Il primo è semplicemente che amo il bianco, un colore che è in realtà un non- colore, perché racchiude in sé tutte le lunghezze d’onda dello spettro ottico. Un colore che è luce. E cosa c’è di più importante della luce, in fotografia?
Il bianco per me è sinonimo di serenità, ordine e pulizia. È un colore che non mi stanca mai, cosa che invece accade per altre tonalità. È perfetto nella sua semplicità. Minimalista, direi, e infatti questo si riflette anche nei miei set fotografici in cui gli oggetti di scena sono pochissimi, così che il bianco e la luce naturale possano essere protagonisti.
La seconda ragione per cui mi sono concentrata su questa tipologia di immagini è la loro unicità. Qualche anno fa ho cambiato completamente il mio modo di fotografare, portando questo stile minimalista, bianco e luminoso in Ticino, nella fotografia di gravidanza e newborn. All’epoca era un tipo di fotografia che si vedeva all’estero, in paesi come la Gran Bretagna e l’Australia, ma
qui in Svizzera e in Italia era uno stile nuovo e questa cosa mi attirava molto, mi dava la possibilità di offrire alle mie clienti qualcosa di particolare, elegante, contemporaneo. Qualcosa che non avrebbero trovato altrove, e che non le avrebbe stancate mai. Trovo infatti che immagini del genere abbiano un fascino senza tempo.
Ora mi rende felice constatare che la mia scelta netta non si sia rivelata sbagliata e, al contrario, sia apprezzata da così tante persone sia tra i clienti che tra i colleghi.
L’articolo completo lo trovi sul numero 5 di NEWBORN MAGAZINE