In cerca di ispirazione?
Leggi con attenzione questo dialogo tra Puff Daddy (uno dei produttori musicali più ricchi al mondo) e Notorious B.I.G. (l’artista che più di ogni altro ha contribuito al suo successo). È in assoluto la loro prima conversazione e devono ancora decidere se collaborare o meno.
“Puff: Che tipo di STORIA stai cercando di raccontare?
BIG: Sto cercando di raccontare la storia del medio nero di Brooklyn. Sai a cosa mi riferisco … un nero riesce ad immedesimarsi in questa merda di vita.
Puff: Quindi spacci ancora? Non hai ancora smesso? Lascia che ti spieghi una cosa, io NON sono contro il fare soldi. Il mio business riguarda le strade. Ma il mio business NON è nelle strade. E non posso costruire nulla attorno ad un artista che viene arrestato ogni minuto.
BIG: Se tu hai dei soldi veri e sei disposto ad investire su di me io sono fuori dal gioco.
Puff (incazzato): Non devi inseguire i soldi devi inseguire il SOGNO! Ho cominciato come assistente di Harrel ed ora sono ad un passo dal rilevare tutta la baracca. Negro io sono AFFAMATO. Tu puoi mettermi a culo nudo in mezzo alla Jungla e puoi scommettere che uscirò fuori con un cappotto di Cincilla, un cappello di Leopardo e 10 kg in più perché prima me li sarò mangiati entrambi.
Un tizio interviene: Con tutto il dovuto rispetto Puff … i sogni non pagano gli assegni.
BIG: Il suo sogno mi sembra che li paghi piuttosto bene. Puff io non ho idea di cosa sia un Cincilla, ma se tu mi tiri fuori da questa Jungla io ti prometto che farò
ballare quei figli di puttana. Forse nelle mani giuste … io potrei essere uno dei più grandi!
Puff: Quanti anni hai?
BIG: 19
Puff: Quando ne avrai 21 ti avrò trasformato in un milionario. Noi possiamo cambiare il mondo Biggie Smalls. Noi possiamo cambiare questo gioco. La West Coast ha Snoop, ha Dre, hanno Cube. Si stanno prendendo tutto. La East Coast sta solo aspettando il suo EROE. Qualcuno che riempia quel vuoto…”
Tutti abbiamo ripreso a lavorare con tante limitazioni e qualche stop forzato ma abbiamo ripreso!
Ci sentiamo sfiniti, stanchi, spesso abbandonati perché il nostro pensiero costante è tornare alla vita di prima: socialità, abbracci e sorrisi ben visibili, insomma “senza pensieri”
Ciò nonostante personalmente abbiamo un sentimento che non manca mai, non può mancare: la fiducia!
La fiducia ti fa pensare ad una prospettiva migliore!
È grazie alla fiducia nelle persone e nell’evolversi di una situazione che ogni attività è riuscita a portare avanti i propri progetti, a pensarne di nuovi. Proprio su questo mi voglio concentrare, ho osservato tantissime cose belle: colleghi spiccare il volo, altri inaugurare un nuovo studio, altri ancora aprire partita iva, qualcuno si è dedicato al proprio listino, qualcuno si è concentrato sulle proprie lacune nel marketing, qualcuno ad uno studio più approfondito della fotografia.
Insomma, lo stesso periodo storico è stato vissuto in modi diversi ma certamente chi ha fatto grandi passi è stato mosso dalla fiducia.
Mi sento di ringraziare ogni persona si senta parte di questo gruppo perché ha creato intorno a me una rete che mi facesse concentrare proprio sulla forza e sulla bellezza.
“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale: è il coraggio di continuare che conta!”
Eugenio&Giada